Sentite anche voi questo clima mite nell’aria?

Questa voglia irrefrenabile di stare all’aria aperta a godersi i primi raggi di sole, in compagnia di amici e fidanzati, ammirando la natura che in questo periodo inizia a sbocciare regalando profumi e colori nuovi ogni anno, il tutto accompagnato magari da un bel gelato?

Se la vostra risposta è sì, allora proprio come me soffrite della cosiddetta “febbre di Primavera“, siete dei veri e propri fanatici di questa stagione e non aspettate altro che questo giorno per poter iniziare a programmare al meglio tutte le vostre uscite e perché no anche la vostra vita con nuove idee per il futuro.

Oltre alle famose “Pulizie di Primavera“, un altro modo simpatico per accogliere la primavera dentro di noi è quello di disegnare un mandala che data la sua somiglianza ad un seme che racchiude dentro di sé i vari segreti della vita e della creazione, allo stesso modo può esserci d’aiuto per seminare i nostri nuovi intenti e magari invece di disegnarlo a matita lo si può realizzare con fiori sulla terra stessa.

TERMINOLOGIA

Il termine “equinozio” deriva dal latino aequinoctium (aequa-nox ), ovvero notte uguale ed indica il giorno in cui le ore di luce sono le stesse di quelle dell’oscurità. Gli equinozi uniti ai solstizi creano le stagioni. In ogni epoca, cultura e popolazione si sono sempre svolte celebrazioni legate al cambiamento delle stagioni ognuna con le proprie leggende ed i i propri riti.

STORIA

L’equinozio di primavera è un giorno di fascino, curiosità e mistero, gli Assiri ed i Babilonesi davano molta importanza a questa festa. La festività Babilonese più importante era Akitu, durava 12 giorni, dove il Re rigenerava i ritmi della natura.

La festa di primavera più antica è quella Egiziana di Sham El Nessim. Il nome deriva da Shamo che significa rinnovo della vita e indica l’antica stagione egizia del raccolto. La data non è mai stata fissa veniva annunciata la sera precedente ai piedi della piramide. Solo in epoca copta venne cambiato il termine in Shamm (olfatto) aggiungendo anche Nessim (brezza). Durante la festa gli egizi offrivano alle divinità pesce salato, lattuga e cipolle. Ancora oggi la festa viene celebrata seguendo l’antica simbologia, gli egiziani vanno a fare pic-nic all’aperto per respirare la brezza primaverile dato che si pensa ringiovanisca. I cibi consumati sono Fiseekh (pesce salato), uova bollite e colorate, lupini, lattuga e cipolle verdi. Ogni alimento è legato ad un mito: il pesce aveva lo scopo di garantire un buon raccolto simboleggiando anche fertilità ed abbondanza, la lattuga simboleggia la speranza con l’inizio della primavera, le cipolle verdi invece sono state ritrovate come imbottitura per gli occhi delle mummie questo fa pensare che venivano considerate come simbolo di vita eterna.

Una leggenda narra di come un giorno il figlio del faraone si ammalò di una malattia sconosciuta e solo il sacerdote capì che l’origine di questa malattia era dovuta alla presenza di spiriti maligni, così per curarlo gli mise una cipolla sotto la testa e lo costrinse a respirarne l’odore di alcune fette, dopo alcuni giorni il figlio del faraone guarì. Oggi le cipolle verdi sono considerate amuleti contro il malocchio e l’invidia.

Per i Celti era tempo di Beltane, la festa della rinascita dedicata al Dio Bel divinità della natura e della fertilità dove la primavera rappresentava il periodo delle nozze e degli accoppiamenti.

In Grecia invece si celebravano i Piccoli Misteri Eleusini, questo periodo di abbondanza dedicato alla Dea del grano si costituiva nei primi dieci giorni di Aprile dalle feste Meaglesi dedicati a Minotauro e Cibele la madre degli Dei e degli uomini. Le cerimonie di questi culti erano molto sanguinose e persero pian piano questa connotazione quando si diffusero in tutta la Grecia.

Romani continuarono questa usanza arricchendola con i Ludi Megalenes giochi pubblici con acqua consacrata della Statua della Grande Madre. Il mese di Aprile per i romani era pieno di feste si iniziava il 7 con il compleanno di Apollo e Diana proseguendo il 15 con il rituale delle vacche sacre in onore alla Dea Terra continuando il 18 con le Cerealie, il 21 con il sacrificio degli agnelli alla Dea Pale, il 25 si pregava la Dea Robigo per tenere lontano i parassiti dal grano ed il 28 la Dea Fora per curare i fiori, infine il 30 le Larenziali in onore della lupa che salvò Romolo e Remo allattandoli.

Le popolazioni germaniche erano solite invece celebrare Ostara in onore alla Dea Eostre che governava la fertilità ed il risveglio della natura. Tra gli animali totem della primavera colui che incarna maggiormente questa stagione è la lepre poiché è nota ovunque per la sua prolificità, da qui è nato il mito della lepre marzolina che depone le uova simbolo di vita.

CURIOSITA’

  • Sembra che l’usanza di appendere le uova nasca proprio in Egitto, gli egiziani li appendevano nei templi come simbolo di rigenerazione della vita. Anticamente l’uovo simboleggiava la fenice considerata l’uovo cosmico in quanto prima di morire si lasciava incenerire dai raggi del sole all’interno del proprio nido a forma di uovo rinascendo dalle proprie ceneri e venendo così considerata luce del mondo e del cosmo.
  • La mattina dell’equinozio la Sfinge di Giza guarda direttamente il sole e non è l’unica a farlo, a lei si aggiungono anche Chichen Itza e Angkor Wat.
  • Nella mitologia spagnola, durante la notte dell’equinozio, appaiono le fate Anjana che danzeranno fino all’alba sulle colline spargendo petali di rosa. Chi ne troverà uno la mattina seguente sarà felice per tutta la vita.
  • Anche Saturno ha gli equinozi, ma dato che il pianeta ad anelli impiega molto più tempo a fare il giro intorno al Sole rispetto alla nostra Terra, (30 anni rispetto al nostro anno), i suoi equinozi si verificano ogni 15 anni.
  • in Polonia esiste una tradizione e consiste nell’annegare e bruciare un’effigie della Marzanna, un fantoccio di paglia che simboleggia il male e che personifica l’inverno.
  • A Madeira, chiamata l’isola dei fiori per la grande varietà di piante e fiori variopinti che vi cresce, esiste un famosissimo festival con spettacoli meravigliosi che ogni anno attrae migliaia di visitatori.
  • A Valencia si festeggia las Fallas
  • A Brussels Floralia

COME FESTEGGIARE L’EQUINOZIO DI PRIMAVERA

Con l’Equinozio di primavera inizia l’anno zodiacale, l’anno angelico e l’anno esoterico. In questa scansione di tempo si inseriscono anche gli Angeli della Nascita: 72 Angeli dominano i vari periodi dell’anno portandoci in dono alcune caratteristiche. Il loro ritorno sulla Terra avviene dal 20 Marzo con il primo angelo EHYIAH che appartiene alla gerarchia dei Serafini sotto la denominazione di Metatron che resterà fino al 24 Marzo lasciando il posto all’Angelo successivo e così via fino al 72° MUMIAH che opera sotto la reggenza dell’Arcangelo Gabriel.

Per omaggiare quindi la Madre Terra e connetterci con la natura ecco a voi una lista di riti da poter fare:

  • Passeggiare in un prato, a piedi scalzi e raccogliere un mazzolino di fiori da adagiare sul vostro altare
  • Piantare dei semi
  • organizzare una caccia alle uova
  • praticate meditazione
  • iniziate un nuovo progetto
  • Fare coroncine di fiori. Con la bella stagione la coroncina di fiori è un must per le acconciature, sono state portate in tanti modi e per tante occasioni diverse, ma la loro origine è antica, risale alle cerimonie religiose dei Romani e dei Greci anche se non sappiamo chi sia stato il primo a confezionarle o a donarle alla propria amata. Nel Medioevo erano tipiche delle spose, mentre nel Rinascimento vennero usate anche dai maschi. In Polinesia, portare un fiore fresco a destra o a sinistra indicherebbe la volontà o meno di fidanzarsi.

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