Dopo la festa delle bambine poteva non mancare quella dei bambini?

La festa dei bambini in Giappone fa parte di una serie di altre feste così vicine fra loro da formare un’intera settimana di festeggiamenti: la Golden Week.

TERMINOLOGIA

Golden Week, in giapponese ゴールデンウィーク (gōruden wīku), è la settimana prediletta dai Giapponesi per lo svago e il turismo. Complice il bel tempo ed una rigogliosa natura in fiore, è senza dubbio uno dei periodi più belli per visitare il Paese del Sol Levante.

Nel 1948, vennero dichiarate ufficialmente le Feste nazionali giapponesi, all’interno della legge omonima (国民の祝日に関する法律, Kokumin no Shukujitsu ni Kansuru Hōritsu).

Nonostante l’ufficialità fosse arrivata nel 1948, il nome venne coniato soltanto nel Maggio del 1951.

In quel mese, infatti, un romanzo assai popolare a quel tempo, Scuola di Libertà (自由学校, Jiyū gakkō) dell’autore Bunroku Shishi, venne prodotto e trasportato cinematograficamente da ben due case di produzione uscendo in contemporanea nel 1951, all’inizio di Maggio. Felici per le vendite, l’allora Amministratore Delegato della Daiei, Hideo Matsuyama, defnì questo picco di ascolti come un golden time. Proprio da qui, ebbe origine Golden Week.

Sempre da Hideo Matsuyama, sembra che abbia avuto origine l’espressione che indica l’equivalente autunnale della Settimana d’Oro, ovvero la Silver Week.

FESTIVITA’

29 Aprile: lo Shōwa no hi

Il giorno Shōwa (昭和の日, Shōwa no hi) è la festività che apre la Golden Week ed è anche quella dalla storia più interessante.

Quando morì l’imperatore Taishō nel 1926, salì al trono l’imperatore Hirohito, il quale diede origine all’era Shōwa (letteralmente “pace illuminata”).

Il compleanno dell’imperatore Hirohito, giorno di festa nazionale, era proprio il 29 Aprile.

Per tale ragione, fino all’anno della scomparsa dell’imperatore, il 29 Aprile, anziché Shōwa no hi, fu semplicemente il giorno del suo compleanno.

A seguire, quando si iniziò a festeggiare il compleanno del nuovo imperatore Akihito, il 29 Aprile venne mantenuta Festa nazionale, ma dichiarata Midori no hi, la Festa del Verde che oggi è festeggiata il 4 Maggio.

1 Maggio

Sebbene molte aziende osservino la chiusura, la Festa del Lavoro non è giorno di festività nazionale e non è annoverata tra le feste della Golden Week.

3 Maggio: il Kenpou Kinenbi, la Festa della Costituzione

Tale festa venne istituita per celebrare la Costituzione che entrò in vigore proprio il 3 Maggio 1947. Si trattò di una svolta epocale per il Giappone, in quanto l’imperatore venne relegato ad un mero ruolo simbolico e il popolo divenne custode del potere sovrano. 

Il Giorno della Costituzione, nel pieno della Golden Week, è un giorno che invita i Giapponesi a riflettere sulla democrazia ed i suoi principi.

Con l’occasione, viene aperto alle visite il Palazzo Nazionale della Dieta, il Parlamento giapponese. Vengono tenute conferenze sul tema e sull’impatto che tale Costituzione ha tuttora sulla vita dei Giapponesi, e numerose sono ogni anno le pubblicazioni su giornali e riviste.

4 Maggio: il Midori no hi, la Festa del Verde

Prima del 2007 questa data era semplicemente una festività compresa tra il giorno 3 ed il giorno 5 Maggio, dal 2007 in poi è considerata giornata del verde, dove i Giapponesi si dedicano alla protezione dell’ambiente. Questa giornata è anche un modo per omaggiare silenziosamente l’imperatore Hirohito e la sua passione per le piante, senza però menzionarne il nome.

5 Maggio: il Kodomo no hi, La Festa dei Bambini

Originariamente era il Boys’ Day (端午の節句, tango no sekku) e non era festeggiato il 5 Maggio, bensì il quinto giorno del quinto mese, secondo l’antico calendario lunare.

Era un momento che voleva celebrare i figli maschi e i loro papà, sulla scia della festa dedicata alla bambine il 3 Marzo (雛祭り, Hinamatsuri). Oggi, invece la Festa dei Bambini li celebra tutti, indistintamente.

Vengono esposti i koinobori, di carta o stoffa coloratissima e a guisa di carpa, a simboleggiare la tenacia che questi pesci hanno nel risalire la corrente.

Le carpe ondeggiano al vento, legate ad una sorta di pennone, denominato fukinagashi. Normalmente, si possono vedere una grande carpa nera (magoiche simboleggia il padre, una grande e rossa (higoi) che rappresenta la madre, mentre le carpe più piccole e di diversi colori simboleggiano i figli. Di solito vengono appese le carpe dei primi tre figli.

A questa tradizione, si lega l’usanza, in alcune zone, di far passare i ragazzi all’interno delle carpe di carta, dalla bocca alla coda, come gesto portafortuna.

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