Il 20 giugno del 1975, esce nelle sale cinematografiche statunitensi, il film Lo Squalo ( Jaws dal titolo originale) di Steven Spielberg. Il film si rivela un grande successo al botteghino e diventa il primo blockbuster estivo, inaugurando quella che poi sarebbe diventata una moda ancora oggi in voga.

CURIOSITA’

  • Per il  film  vengono costruiti  3 squali meccanici, ognuno sviluppato per le scene in mare aperto e per i primi piani. La costruzione però si rivela tutt’altro che facile e costringe la produzione ad un ritardo di mesi, raddoppiando il budget. Sfortunatamente uno degli squali meccanici realizzati si abissa dopo il primo “ciak” e si decide così di ricorrere ad escamotage per tenere viva la suspense. “Lo Squalo non si vede ma c’è”, questo è il trucco di Spielberg, che attraverso figure come i barili di fronte la barca e le note della colonna sonora, tenui in lontananza e crescenti quando lo squalo si avvicina, riesce a mantenere la presenza del gigante marino camuffata genialmente attraverso la suspense.
  • Spielberg ha rivelato che Robert Shaw era spesso brillo sul set e quindi il suo monologo al chiaro di luna, non è stato girato così come scritto nella sceneggiatura, bensì improvvisato dall’attore che nelle suddette circostanze era ubriaco.
  • L’immaginaria isola di Amity Island dove il feroce predatore semina terrore, si chiama in realtà l’isola di Martha’s Vineyard ed è situata a largo delle coste del Massachussets. L’arcipelago è diventato celebre e preso d’assalto dai  turisti  che visitano ogni anno le “spiaggie dello squalo”. Ma Martha’s Vineyard non è solo la location del film. Nel corso del 1800, l’isola diventa luogo di colonizzazione di una piccola comunità che si stabilisce li per generazioni. Essendo per la maggior parte consanguinei, la migrazione da luogo ad una comunità affetta da sordità. Quasi tutta la popolazione risiedente nell’isola soffriva di mancanza dell’udito, causata da un allele recessivo che non si era trasmesso per unione delle persone dello stesso sangue. Martha’s Vineyard viene chiamata così l’isola dei sordi ed è  una delle poche terre a livello globale ad avere come lingua ufficiale quella dei segni.
  • E’ inutile dire che senza la colonna sonora il film Lo squalo non sarebbe diventato un cult, solo Spielberg non rimase soddisfatto del lavoro di John Williams

Anche se gli squali sono visti come i “cattivi del mare” e per molti sono il terrore dei bagni estivi, fortunatamente ci sono molte associazioni ed enti che salvaguardano questa specie sempre più a rischio a causa della pesca irresponsabile.

  • World Sustainability Organization (Organizzazione Mondiale per la Sostenibilità), ha lanciato un programma di sensibilizzazione chiamato “Friend of the Sea“, nel quale sostiene le iniziative di conservazione del programma di ricerca sugli squali balena delle Maldive (Maldives Whale Shark Research) e promuove la raccolta responsabile delle risorse marine, compresi gli squali. Per poter ottenere la certificazione, le flotte da pesca devono utilizzare pratiche di pesca sostenibili e legali. Friend of the Sea ha anche lanciato con successo la campagna Change.org che ha portato Just EatDeliveroo e Menulog a togliere le zuppe di pinne di squalo dal loro menu.
  • Elife: Progetto europeo per migliorare la conservazione di alcune specie di squali e razze promuovendo pratiche di conservazione nel contesto della pesca professionale.
  • Safe Sharks WWF
  • Sharklife

In occasione del 14 Luglio, giornata mondiale degli squali, fai la differenza partecipando attivamente come volontario per la loro salvaguardia, oppure adottane uno con WWF, Sharklab Malta e Padi, o scegli di seguirne uno grazie al braccialetto Gps che vi unirà per sempre. Non ne hai ancora abbastanza? Perchè non scarichi l’app di Ocearch che ti permetterà di seguire ogni giorno tutti i loro spostamenti.

Un centro per la tutela degli squali presso cui fare volontariato si trova alle Fiji nella zona di Pacific Harbour, a sud di Viti Levu; un altro che provvede alla salvaguardia degli squali balena, si trova a Placencia, in Belize.

Chi vuole lavorare con gli squali balena, Keep the Planet ha selezionato un importante progetto alle Filippine, mentre chi desidera lavorare con squali bianchi può recarsi in Sudafrica.

Un altro importante progetto è situato sulle Isole Bahamas, associati alla nostra associazione per ricevere i dettagli.

Associati a Keep the Planet per scoprire le migliori esperienze di volontariato con gli squali

Potrai scegliere di partecipare a vari progetti ambientali che prevedono dei corsi formativi da far svolgere ai partecipanti prima dell’avvio del progetto, alla fine dei quali, tra l’altro, viene rilasciato il brevetto da sub.

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