Ormai lo sapete tutti…sono strafollemente innamorata del fantastico mondo Disney!

Ogni volta che esco e vedo qualcosa a tema Disney non posso evitarlo, deve essere mio!

La mia gioia più grande? Avere il negozio Primark vicino casa!

Ogni stagione una collezione nuova così come ogni anno; è strapieno di novità e chicche Disney molto molto carine, che ti inducono sempre in tentazione…io vado matta per i pigiami!! ne ho tantissimi uno più bello dell’altro, estivi ed invernali.

Ma passiamo a noi, come mai questa premessa? beh per introdurvi all’articolo di oggi.

Il 15 maggio 1928, infatti, apparivano per la prima volta Topolino e Minnie, nel cortometraggio L’aereo impazzito (Plane Crazy).

Adesso capite perché ho voluto dedicargli un articolo intero? come non avrei potuto farlo sono la loro fan numero uno!

Nonostante ufficialmente la nascita di Topolino sia accreditata a Steamboat Willie, il 18 novembre 1928, non si tratta della sua prima apparizione, dato che questa avvenne appunto, come vi ho scritto prima, qualche mese antecedente, il 15 Maggio dello stesso anno infatti, con Plane Crazy.

MA COME NACQUE L’IDEA DI TOPOLINO?

Nel 1928, Walt Disney si era recato presso New York per concordare un nuovo stock di cortometraggi di Oswald, purtroppo però, perse invece tutti i diritti, a causa degli ingenti tagli di budget imposti dal produttore. Così sconsolato se ne tornò a casa, ma, durante il viaggio di ritorno, ebbe un’idea, un nuovo personaggio stava per nascere in casa Walt Disney… Mickey Mouse.

L’idea del topo avvenne grazie a un episodio che Walt Disney ricordava spesso, ovvero le innumerevoli visite di un topo appunto, durante la sua vita nel Kansas City. Inizialmente Disney voleva chiamarlo Mortimer ma la moglie Lillian si oppose, il nome era troppo serio, meglio Mickey!

Topolino prese vita grazie al lavoro svolto da Ub Iwerks, fedele amico di Walt Disney sin dalla gioventù. Da qui nacque il cortometraggio L’aereo impazzito (Plane Crazy). Ub Iwerks lavorò intensivamente e senza sosta al corto, realizzando ben 700 disegni al giorno e terminando il tutto nel giro di sole due settimane

TRAMA

La trama di L’aereo impazzito è ispirata all’impresa di Charles Lindbergh, nel corto soprannominato Lindy e caricaturizzato come un ragazzo dai capelli spettinati ed un sorriso smagliante, che sorvolò l’Oceano Atlantico l’anno precedente. Lindbergh diventa punto di riferimento per Topolino, che decide di imitarlo. Topolino, ha Infatti il desiderio di volare, e così, dopo essersi spettinato i “capelli” per imitare in tutto e per tutto il suo idolo, si accinge nella realizzazione di un aereo alquanto surreale, in pieno stile Disney, che viene però distrutto durante il volo di prova. Così Topolino ne crea subito un altro modificando la propria auto, e chiede a Minnie di unirsi a lui nel suo primo volo, dopo che lei gli regala un ferro di cavallo come portafortuna. I due fanno un volo fuori controllo, con situazioni impossibili ed esagerate (ad esempio, una mucca “cavalca” brevemente il velivolo). Una volta riacquistato il controllo, Topolino cerca più volte di baciare Minnie, ma lei rifiuta i corteggiamenti di lui.

Così Topolino, per prenderla di sorpresa, la bacia dopo averla gettata fuori dall’aereo e riacchiappata. Minnie poi si paracaduta con i suoi calzoncini. Mentre è distratto da lei, Topolino perde il controllo dell’aereo e si schianta contro un albero. Appena Minnie torna a terra, Topolino ride divertito, così lei lo abbandona offesa. Rimasto solo, Topolino getta via con rabbia il ferro di cavallo che Minnie gli ha regalato, ma questo torna indietro come un boomerang e lo colpisce al collo.

L’aereo impazzito venne mostrato inizialmente una sola volta, in occasione di una proiezione privata, ed il pubblico non lo accolse benevolmente. Ricordiamo che nello stesso anno il maggior rivale era il gatto Felix. Il principale problema di L’aereo impazzito fu dunque il fatto che nessuno volle occuparsi della sua distribuzione. Nonostante il fallimento, Walt Disney non si arrese e continuò a narrare storie col suo nuovo personaggio. Dopo L’aereo impazzito fu la volta di Topolino gaucho, dove al personaggio vennero aggiunte per la prima volta le scarpe e dove appare il suo antagonista Pietro Gambadilegno, ma anche questo corto non riscosse particolare successo. Fu solo col terzo corto che Topolino riuscì ad affermarsi: Steamboat Willie, grazie al passaggio dal muto al sonoro.

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