Nell’Antinferno, Dante, incontra gli spiriti degli Ignavi e degli Angeli, che durante la Ribellione di Lucifero non si schierarono né con Dio né con Lucifero, e per questo la loro punizione sarà quella di correre nudi per l’eternità punti da vespe.

Questa è solo una delle tante pene infernali che mi sono sempre rimaste impresse fin da piccola, non dimentichiamoci della bufera incessante che travolge i lussuriosi in eterno o ciò che attenderà i golosi, distesi in eterno sotto il fango con continue grandinate e spesso morsi o graffiati da Cerbero.

Da quando ho iniziato a studiare Dante, alle scuole medie, sono rimasta letteralmente scioccata nel leggere tutte queste punizioni che toccherebbero a ciascuno di noi, in base ai vari peccati capitali o alle azioni commesse in vita.

Io, una ragazzina di soli 12 anni mi sono sempre immedesimata in queste povere anime pensando…Silvia questo non lo fare, oppure quest’altro non lo fare, ricordi come si finisce se fai questo?

Se fossi nata in questi ultimi anni dove i social spopolano all’interno della nostra vita..bhè.. un post con su scritto “Non bastava nostro Signore pure Dante ci si mette a intimorirci” non glielo avrebbe tolto nessuno!

Forse la noia di studiarlo per scuola, ma a me Dante non era mai piaciuto e non riuscivo a comprendere come mai tutti gli adulti, ma anche tanti ragazzi come me, invece già lo amavano. Ovviamente ci sono arrivata anche io all’amore per Dante, ma solo a scoppio ritardato, e solo grazie a studi che stavo intraprendendo sull’esoterismo.

Il fatto stesso che Dante abbia voluto intraprendere un viaggio, ma non uno qualsiasi, un viaggio nei 3 regni dell’Oltretomba, beh, caro Dante, hai tutta la mia stima! Inoltre quanto avrei davvero voluto essere io la tua guida di Viaggio! Ma ci pensate?? Ciò che abbiamo sempre creduto essere solo una fede, essere invece così reale e riuscire a vederlo con i propri occhi? E’ una di quelle esperienze che come me credo in molti avrebbero voluto sperimentare.

Inoltre vogliamo parlare del significato stesso di questo viaggio?

All’Interno della Divina Commedia c’è tutto quello che eravamo, che siamo e che saremo diventati come Nazione. Il vero significato dell’opera è mostrare all’uomo il percorso che deve compiere per sfuggire alle passioni terrene per arrivare all’illuminazione della fede tramite la salvezza e la conoscenza, trasmettendo verità morali e religiose.

Dante, non solo ha creato la lingua italiana, ma ha anche fondato la tradizione letteraria europea, e ormai si può dire mondiale. Prima di lui c’erano scrittori di rime per musica, qualche sacerdote che scriveva testi edificanti e poco altro. Dopo di lui c’è la letteratura europea.

Quindi, proprio per la sua magnificenza, per la prima volta in assoluto nella storia, il 25 Marzo 2020, si è deciso di istituire una nuova festa sul calendario dedicata proprio al sommo poeta Dante Alighieri.

La scelta di festeggiarla il 25 Marzo è dovuta al fatto che sembri essere la data di inizio del suo viaggio verso l’Inferno.

Gli eventi dedicati al Dantedì interesseranno principalmente le tre città fondamentali nella vita di Dante: Firenze, dove nacque e visse la maggior parte della sua vita; Verona, dove il Sommo Poeta scrisse le cantiche del Paradiso e concluse probabilmente la stesura della Commedia, e infine Ravenna, dove morì e ancora oggi riposa.

COME FESTEGGIARLO

  • Seguire uno dei documentari a lui dedicati di Rai Cultura.
  • recitare una terzina della Commedia (non più di 33 second) e postarla con gli hashtag #LeggiDante e #ReadMeDante.
  • Scaricare l’APP L’Occhio della città intelligente, che propone percorsi culturali e turistici in Toscana e Romagna per riscoprire, tramite i versi della Commedia, i luoghi danteschi anche per non vedenti. L’app è stata realizzata da Toscana Promozione Turistica, Fondazione Sistema Toscana, Opera di Santa Croce e Inception, con la collaborazione di The Dante Society of America e New York University/ Casa Italiana Zerilli Marimò. Sono partner istituzionali il Comune di Firenze ed il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno.
  • Seguire le pagine Ravenna per Dante e Viva Dante per scoprire tutti gli eventi dedicati al Sommo Poeta a Ravenna dove è sepolto e in altre zone dell’Emilia Romagna.
  • Scattare una foto ricordo davanti l’opera di street art di Dante dell’artista Kobra in via Pasolini sul muro esterno della Scuola Primaria “F. Mordani” a Ravenna.
  • Pranzare o cenare presso il Rifugio degli Artisti.
  • Mangiare i tre gelati Limited Ediztion Magnum: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
  • Dormire nell’hotel dantesco 25 hours in via palazzuolo a Firenze.

CURIOSITA’

  • Il vero nome di Dante è Durante Alighieri
  • Il classico vestito rosso che indossava e con il quale viene sempre rappresentato era in realtà la sua divisa da speziale. Dante si iscrisse a quest’arte per poter partecipare più facilmente alla vita politica della sua città.
  • Scelse di intitolare la sua opera più famosa “Commedia” per identificare un percorso che inizia con i più cattivi auspici ma termina con un lieto fine. “Divina” fu aggiunto da Boccaccio suo ammiratore.
  • Dante soffriva spesso di mancamenti, infatti gli venne diagnosticato di soffrire di epilessia
  • Pur cantando l’amore per Beatrice, Dante, si sposò con Gemma Donati ed ebbe tre figli di cui una donna che si fece suora e scelse di chiamarsi suor Beatrice
  • Firenze vicino la Chiesa di Santa Maria Dei Cerchi dove il poeta incontrò Beatrice e dove si pensa sia sepolta, si può ammirare su di una lastra del pavimento esterno un ritratto di Dante ben visibile poiché è sempre bagnato.
  • Nel Museo Nazionale del Bargello è custodito il più antico ritratto di Dante Alighieri, realizzato da Giotto e dalla sua bottega tra il 1321, anno della morte del poeta, e il 1337.

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